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Mag-Book

Rewriters Mag-Book è un oggetto editoriale primo e unico nel suo genere: libro-rivista mensile autoprodotto e distribuito in print on demand dal nostro portale in collaborazione con The Factory Paper, ha un packaging da collezione grazie alle copertine realizzate dagli artisti italiani Sten Lex – scelti da Banksy al The Cans Festival, e ivan – il più importante poeta di strada del mondo.

Ha l’ambizione di riscrivere la materia dell’oggi attraverso 12 tematiche: Comics&Games (gennaio), Musica e arti (febbraio), Post Feminism (marzo), Food&Wine (aprile), Pianeta terra (maggio), Salute (giugno), Solidarietà-diritti-integrazione (luglio), Queer&Co. (agosto), Cinema&Co. (settembre), Moda (ottobre), Nuove tecnologie e web (novembre), Animali (dicembre).

La collana editoriale è diretta da Vera Risi e Eugenia Romanelli. Ogni numero verrà curato da un nostro autore, scelto per la sua influenza nella cultura contemporanea italiana. All’interno, contributi e firme di spessore, per dare un punto di vista nuovo sui temi scelti, una vision capace di risignificare e riparadigmare alcuni modi di pensare, attraverso nuove narrazioni. Ogni numero risponde alla domanda: come si può riscrivere l’immaginario (intorno al tema del mese) per fare nuove esperienze e sviluppare valore come cittadini del pianeta?

Curatele

Mag-book 2021:

  • Gennaio – Comics&Games: a cura del fumettista Antonino Saccà
  • Febbraio – Musica e arti: a cura del critico musicale Ernesto Assante
  • Marzo – Post feminism: a cura della scrittrice Lorena Spampinato
  • Aprile – Food&Wine: a cura della chef Cristina Bowerman
  • Maggio – Pianeta terra: a cura di Silvia Peppoloni, Presidente di International Association for Promoting Geoethics
  • Giugno – Salute: a cura della giornalista Beatrice Curci
  • Luglio – Solidarietà-diritti-integrazione: a cura della giornalista Monica Di Sisto
  • Agosto – Cultura Queer: a cura delle drag queen Karma B
  • Settembre – Cinema&Co: a cura del critico cinematografico Damiano Panattoni
  • Ottobre – Moda: a cura della giornalista Francesca Lovatelli Caetani
  • Novembre – Nuove tecnologie e web: a cura del digital coach Umberto Macchi
  • Dicembre – Animali: a cura della psicoterapeuta Giusy Mantione

Responsabile Editoriale: Vera Risi e Eugenia Romanelli

Progetto Grafico: Ilaria Cazzola

Copertina: Sten Lex; ivan

Powered By: Artist First

Stampa: The Factory Paper

le copertine di

Sten Lex e ivan

Le copertine del mag-book Rewriters sono edizioni speciali realizzate appositamente per la nostra pubblicazione di opere d’arte di Sten Lex e ivan : ogni opera sarà acquistabile a partire dal giorno dopo la pubblicazione direttamente sul nostro shop.

aderiscono al movimento culturale Rewriters come sostenitori del nostro progetto di riscrittura dell’immaginario contemporaneo e Rewriters è fiero di sostenere il loro lavoro cominciato in strada, a Roma, negli anni 2000. Già prima di diventare parte del paesaggio urbano di altre città come Londra, Parigi, Barcellona, New York, le loro opere erano già molto note per via della tecnica dello stencil, espressione artistica innovativa per quegli anni, che hanno fatto di Sten e Lex i primi diffusori dello “stencil graffiti” in Italia.
Dopo essere stati arrestati nel 2005 per illegal art, interrompono per alcuni anni la tecnica dello stencil per dipingere a pennello enormi ritratti su fogli di carta velina di 4-5 metri, e da lì diventano i primi artisti dello “stencil poster” del nostro paese.
Dal 2008 i lavori di Sten e Lex iniziano ad essere realizzati su intere facciate di palazzi: “Papa che dorme” a Piazza Magione a Palermo, “Miss Nor Tronic” a Stavanger, o ilvolto di un ragazzo di 700 metri quadrati a Køge in Danimarca, uno dei più grandi stencil mai realizzati al mondo.
Nel 2008 vengono invitati da Banksy al The Cans Festival insieme ad altri trentanove street artists del mondo.
Nel 2012 realizzano una facciata esterna del Museo Macro di Roma e nello stesso anno espongono i loro lavori nella galleria Magda Danysz di Parigi. Nel 2014, l’Istituto di Cultura Italiano li supporta per realizzare una facciata a Shangai dal titolo “Vulcano” e nel 2014 realizzano “Arazzo” al Foro Italico di Roma. Da lì nei musei di arte contemporanea di tutto il mondo.

aderisce al movimento culturale Rewriters come sostenitore del nostro progetto di riscrittura dell’immaginario contemporaneo e Rewriters è fiero di sostenere il suo lavoro, tra graffitismo e street art, che lo vede come il più importante riferimento internazionale della poesia di strada. I suoi muri sono sparsi tra Europa, Stati Uniti, Africa e Sud America e le sue collettive hanno travolto l’Italia ma anche Cuba, Libano, Francia, Germania, Haiti, Kosovo, Cecoslovacchia, Albania, Spagna, Inghilterra, e Palestina. Alcuni di noi c’erano, nel 2007, alla sua mostra voluta dall’allora assessore alla cultura di Milano, Vittorio Sgarbi, allestita al PAC, Street art, sweet art, a cui hanno partecipato gli artisti più noti della street-art italiana. Bellissimo Ivan, Poesia Viva (Skira edizioni) con i testi di Gino Strada, Caparezza e Armando Cossutta, e decisamente da collezione la copertina del numero 98 di LaLettura, inserto del Corriere della Sera, a cui è seguita una mostra collettiva presso la Triennale di Milano. La collaborazione con Renzo Piano, con Tiziano Ferro, Luca Carboni, Ghali, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, con la rivista di fumetti Linus, con l’agenda di Smemoranda, con Radio Popolare, con la trasmissione TV Che Tempo che Fa di Rai 3, con l’Istituto Europeo di Design, con il Darthmouth College di Hanover ne fanno una icona assoluta della contemporaneità. Quando, nel 2018, viene condannato dal Tribunale Penale di Milano alla pena di danneggiamento per un’opera di illegal art, si sollevano in tanti esponenti della cultura italiana a firmare un appello, tra cui Moni Ovadia, Caparezza, Franki Hi Energie. La pena viene sospesa e Ivan dichiara di aver sempre operato dopo avere condiviso il suo progetto con gli abitanti del posto e che non sempre è necessaria un’autorizzazione formale per certe opere d’arte perché ne basterebbe una verbale, ma conclamata, dei cittadini.
Il tema della scrittura pubblica e della poesia di strada è come a “dare la parola”, prendersi un impegno con sè stessi attraverso gli altri, dalla strada per la strada. E’ onere ed onore per me lasciar, una delle prime volte, parole non mie su un muro…mi insegna che le parole di tutti a tutti appartengono, che le parole di Rewriters son come le mie e quindi nostre“. ivan.

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i numeri arretrati