Viola Gesmundo
Viola Gesmundo aderisce al movimento culturale Rewriters come sostenitrice del nostro progetto di riscrittura dell’immaginario contemporaneo e Rewriters è fiero di sostenere il suo lavoro di Artista.
Classe ‘87, urban artist, illustratrice ed architetta. Da Foggia si trasferisce a Torino dove si laurea in Architettura.
Disegna per pagarsi una parte dell’università, dopo la laurea si apre una partita iva come illustratrice ed abbandona l’architettura. Ha il suo laboratorio di illustrazione a Torino dal 2016.
Dal 2000 è vicina al mondo dell’hip-hop, impara a disegnare sui muri e su qualsiasi supporto per diffondere messaggi come la parità di genere, la gentilezza, l’empatia, la cura, rappresentandoli in modo non stereotipato.
Ha pubblicato “Ci sono mamme” (2021) con Matilda Editrice; “Una strada per Rita” (2017), “Se dico no” (2018); “Non si può chiudere in cassetto il mare” (2019) con Foglio di Via; con la Bibliothèque Italienne “On n’a qu’a partir” (2022); “Abitare il limite” con Armando Editore (2023); “Il Babbo Natale Magro\The Thin Santa Claus” con Pressato+Archivio Tipografico (2022).
Alcune delle sue opere murarie sono inserite nel MAUA-Museo arte urbana aumentata, ha esposto e realizzato mostre personali al Museo Civico di Foggia, al MAU-Museo arte urbana di Torino, a Rotterdam per Studio de Bakkerjij e Fondation b.a.d.
Viola collabora con Internazionale Kids, Gilead, Artribune, Sorgenia, Vogue, Ossomagazine, Picame, WeTransfer, Aspirina, DrawingTheTimes, TQueef, Toponomastica Femminile, Carie, Bepart, Brillo, Unbias the news.