Guido Fuà
Guido Fuà, fotogiornalista e firma di copertine e servizi per L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica, Max, D – La Repubblica delle Donne, Donna Moderna, Io Donna, Gioia, Gente, Oggi, Style, Class, Capital, Dove, Sette, Panorama, etc, è fondatore e direttore dell’Eikona studio.
Laureato cum laude con tesi specialistica in antropologia visuale presso l’Università di Roma (La Sapienza), attraverso l’unione dell’occhio curioso del fotoreporter con una costante ricerca di tecniche fotografiche innovative, ha realizzato nel corso degli ultimi venti anni un’intensa attività ritrattistica, fotografando molti nomi noti dello show-biz, della cultura, della finanza, così come di gente comune appartenente a ogni contesto culturale ed etnico. Il suo interesse antropologico per le culture straniere l’ha portato a viaggiare in Africa, Sud-America, Caraibi, Asia, Stati Uniti, Europa e Italia. Slittando da questioni estetiche e tecniche alla ricerca della natura umana, come reporter ha coperto una varietà di soggetti sociali, come ad esempio le realtà etniche sia nel loro luogo d’origine, che nel loro ambito d’immigrazione; costume e tendenze giovanili; progetti comunitari e soggetti umanitari, al cui apice il Progetto “Mondo Creolo”, pubblicato sul National Geographic a in mostre di rilievo internazionale.
Come fotogiornalista, autore di reportage e ritratti, ha lavorato con innumerevoli commissionati e copertine sia nel settore editoriale nazionale, che internazionale (National Geographic, Business Week, Wine Spectator, Stern, Asahi Shimbun, Nikkei Business, Elle Japon, etc).
Come fotografo di advertising e corporate, ha realizzato campagne per la comunicazione di grandi aziende (World Bank, IFAD, Enel, Alitalia, Brunello Cucinelli, etc).
Nel 2003 ha cominciato L’attività didattica la “Scuola Romana di Fotografia”, tenendo corsi di ritratto editoriale agli allievi del 2° e 3° anno. Attualmente è docente ad “Officine Fotografiche” per il Corso avanzato di tecniche di illuminazione fotografica e ritratto in studio. I principi che alimentano la sua disposizione verso l’insegnamento si possono spiegare con le sue stesse parole: “In certi ambienti fotografici piuttosto snob, si dice spesso che l’insegnamento sia solo un mezzo per sbarcare il lunario o compiere dell’auto celebrazione. In realtà, si tratta di un fantastico modo per capire le proprie capacità e migliorare sé stessi sia come fotografo, che come persona. Insegnare, mi fa condividere la stessa passione con gli altri, che con loro si alimenta: è un modo per diventare una persona migliore, più entusiasta e onesta”.