Federico Solmi
Pioniere della media Art, Federico Solmi vive dal 1999 negli Sati uniti. E’ tra i primi a esplorare il confine tra fisico e digitale. Le sue opere sono dissacranti e sovversive fondendo black humor, critica sociale, denuncia e senso del grottesco con le nuove tecnologie. Un artista che sperimenta una varietà cangiante dei linguaggi, in grado di esaminare, attraverso la sua arte, impulsi e desideri umani inconsci, mostrandone la fallacia. Insignito della nomina di visiting professor presso la celeberrima Yale University School Of Art, è stato protagonista di alcune delle biennali d’arte più autorevoli del mondo, tra Stati Uniti, Europa e Cina. Indimenticabile quando, a Times Square, nel luglio 2019, ogni notte, tutti i billboard di uno dei luoghi più conosciuti e iconici d’America hanno proiettato le sue opere vertiginose dove di solito girano le pubblicità dei grandi marchi globali. Con i suoi colori vivaci, l’estetica espressiva e la sua visione satirica e distopica della società, Solmi è stato, inoltre, premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York con la John Simon Guggenheim Memorial Fellowship nella categoria Video & Audio. “Il lavoro di Solmi – spiega a curatrice Dorothy Kosinski – sfugge al peso dell’allegoria morale attraverso un umorismo allegro e beffardo coinvolgendoci con ammiccamenti cospiratori e sguardi di traverso”. “Capitalismo, consumismo, cultura della celebrità, avidità, corruzione, oppressione sistematica e demagogia sono solo alcuni dei suoi temi”, afferma Larry Ossei Mensah.